Signori
giù il cappello, perché siamo di fronte ad una pietra miliare del videogioco. Il
fatto che qui si parli della versione Amiga è puramente accessorio, perché
Speedball 2 è un gioco apolide, che rappresenta non solo il punto più alto nella
carriera di un team di geniali creativi (i Bitmap
Brothers), ma che racchiude in sé il senso ultimo dell’esperienza
ludica: il divertimento. Ed è davvero divertente Speedball 2,
sequel del titolo che pochi anni prima aveva lanciato i Bitmap nell’Olimpo delle star. Un
sequel migliorato in maniera così incredibile da rappresentare un passo avanti epocale,
quasi che non fosse la stessa macchina a far girare i due episodi, una next-generation
senza cambiamento dell’hardware o, meglio, una splendida dimostrazione di cosa poteva fare
una macchina come l’Amiga, se programmata a dovere. Il gioco, si sa, è una versione
iperfuturistica del calcio, nella quale le mazzate hanno il sopravvento sulla tecnica pura
e semplice.
Obiettivo: assemblare una squadra di
mercenari pronti a tutto e sfruttare tutti i numerosi bonus e malus presenti sul campo di
gioco per fare più goal e punti possibile, magari frantumando qualche rotula e così
mandando in infermeria il maggior numero possibile di avversari (non per cattiveria eh,
niente di personale, ma visto che cominciano loro a giocare sporco
).
Oltre al gioco in sé, erano le geniali idee dei Bitmap a rendere così
emozionante ogni partita, a partire da quel richiamo “Icecream,
Icecream”, che
ricreava alla perfezione il clima da stadio, da bolgia infernale nella quale si giocavano
le partite. Un debito cinematografico a Rollerball, in tema di sport futuristici, ma anche
e soprattutto un mix riuscito tra il calcio ed il football, con il meglio di entrambi gli
sport unito all’ultraviolenza catartica e appagante, causa della rottura di un
quantitativo industriale di joystick. Una partita a Speedball 2, giocata da soli o in
multiplayer, era una vera esperienza fisica.
Alla fine ti sentivi davvero sudato, spossato, privo di
forze, un po’ come i giocatori che avevi comandato fino a qualche istante prima di
renderti conto che non eri in campo anche tu. Consigliata una sana partita a due, ma al
contrario di altri titoli sportivi il rollerblade di Bitmap si gioca volentieri
anche in singolo. E con manovrabilità essenziale e pure notevolmente complessa, arcade
alla grande, senza regole né limitazioni meccaniche, che asseconda il gameplay in una
successione di partite che tolgono il fiato e liberano l’istinto assassino. Speedball 2 sfiora la perfezione. Peccato solo per un campionato troppo corto e per
un “finale” non particolarmente ispirato nella modalità a giocatore singolo, ma
in generale siamo su livelli eccellenti: grafica “metallica” in classico stile
Bitmap, con grande fluidità dello scorrimento e delle animazioni, che caratterizzano dei
“combattenti” massicci e “cattivi” sia in campo che nella esteriorità
di splendide schermate statiche, sonoro da urlo sotto tutti i punti di vista ed una
giocabilità che trascende il tempo, lo spazio e le piattaforme. Nel 1995 fu prodotta una
versione “potenziata” del titolo per Amiga CD32, ma essenzialmente si trattava
dello stesso gioco del ’90, con giusto qualche colore in più e delle tracce audio
inedite. Ma quale che sia la versione, si tratta di un gioco dalla longevità immensa,
anche grazie alla pletora di opzioni disponibili, alla quasi totale customizzazione dei
giocatori e alle numerose modalità di gioco. Speedball 2 rifulge ancora oggi di una luce
forte che non accenna ad attenuarsi.

