WALKER
di @Luca Abiusi

La cosa migliore di questo gioco marchiato DMA Design concerne la trasmissione di potenza, lo strumento che cammina possente e spara da due cannoni mitraglia per lasciar dietro di sé scie di macerie e morte. Per farsi un’idea sul moto di deambulazione del Walker è opportuno riferirsi al robot difettoso del film Robocop, alla sequenza in cui il meccanismo fa brandelli di un dirigente della OCP. Ecco, è proprio lui. I programmatori l’hanno di peso trasferito su Amiga, ma l’hanno anche munito di un maggior numero di fotogrammi visto lo scatto delle tecniche in stop motion utilizzate in pellicola. Si tratta invero di uno sparatutto a scorrimento di conformazione atipica che fa uso simultaneo di mouse e tastiera, per semplificare la pratica del puntamento talsì che con le frecce si realizzi la direzione del camminamento in avanti o all’indietro. Tzzz, tzzzz, tzzzzz. La propulsione idraulica delle zampe è tutto uno stridore di giunture e pestaggio di asfalti che alla pressione si spaccano, poiché è alto quanto un palazzo, il Walker, e schiaccia anche a star fermi.

DMA Design scrive il futuro di guerra nucleare e angeli sterminatori in ferri e parte dal livello easy, per rendere qualcosa anche al giocatore scimmia che non sa uccidere; sul grado arcade si deve pertanto agire di professionismo distruttivo, perché l’azione è la protrusione dei frammenti e delle macerie, squadre d’assalto con l’aliante che si immolano al sacrificio del sangue. Il gioco è violento, quando spara. I due cannoni sputano a raffiche e diventano l’esplosione dei mezzi cingolati. I soldati sono minuscoli, poiché DMA doveva aggravare la posizione dell’essere al di sopra di tutto, del poter tirare giù quanto rimanesse del mondo civilizzato. Tempesta di sangue. File intere di piccoli soldati diverranno frattaglie, e li si udirà gemere come neonati, al trapasso. Vi è da sparare ai paracadutisti. Che se non muoiono all’istante cadono, si schiantano al suolo e ciò è divertimento, sport tipo tiro al piattello. Il sistema di controllo vince: il tasto sinistro scatena lo sparo, il destro dispone il lock-on, la manovra d’aggancio dello sprite cui demandare l’automazione per rendere concentrato il pallottoliere sul singolo meccano, il trenino montante missili Jupiter. La marmaglia nemica dà fastidio. Vi è da sopravvivere. Il sistema di alimentazione delle armi surriscalda volentieri, oltre la zona rossa del misuratore di tolleranza, a sinistra, e se accade si dovrà staccare il dito dal grilletto e attendere che la temperatura si normalizzi, onde scansarsi di restare bloccati in mezzo a una strada, e di capitolare.

La feroce DMA Design declamante gli schermi del robotizzare e carri armati, aerei bombardieri, furgone come kamikaze, rende urgente la strategia militarista del contrare preventivo il nemico, per suggerire di graziare il soldato che spara da vicino al fine di stringere in assedio il convoglio carico di omini, e prima che questi ultimi fuoriescano a circondare, sparare. Del treno merci va divelto il vagone di testa, ché in coda si attrezza le artiglierie migliori, e sarebbe poco educato che queste addensino la base del Nostro in azione di attracco tattico. Eludere gli attacchi col mezzo del diversivo. Azioni di cannoni ma con l’accortezza di avanzare a strappi e in assunzione degli oggetti che si muovono, così che il Walker s’impianti il virus del drammatico ubicare tra la vita e l’inferno del cedere i pezzi, alla fine del livello, dove la massa di fuoco implode appresso l’esaltazione dello sterminio come agente della detonazione del tubo e del filo, MacGyver, il buco del cratere dopo la fusione del plutonio. La grande artefazione di DMA Design. Dapprima il Walker vuole essere un monumento. Poi comincia a muoversi e diventa l’esoscheletro di un tirannosauro, l’eleganza della maestosità dei sessanta quadri al secondo uno dopo l’altro, mai a perdere un frame. Lo sfondo fa la sua parte. Appare cianurico, diossido di carbonio, stuprato dal caos della guerra che sgretola il cemento dei palazzi, queste strutture in bilico sugli stilemi di Hokuto no Ken. Occasionali episodi di parallasse. Sonoro assordante. Meno male che c’è il casino del rumore, delle sintesi, delle comunicazioni via radio distorte, le lamiere che urtano, le urla, le grida, gli ipersuoni degli aerei che straordinari arrecano zavorre. Level Design Uno, alla facoltà di scienze applicate del gioco elettronico. Lì dove si potrà studiarsi il Walker, l’europeismo del non convenzionale che decostruisce il videogioco-macchina e realizza il genere di affianco lo shooter classico.










  Piattaforma Amiga ECS / OCS
  Titolo Walker
  Versione Europea
  Anno immissione 1993
  N. Giocatori 1
  Produttore Psygnosis
  Sviluppatore DMA Design
  Designers Ian Dunlop, David Hally, Mark Ireland, Neil Glancy, Scott Johnston [....]
  Compositori Ian Dunlop, Neil Glancy, Raymond Usher
  Sito Web www.rockstarnorth.com
  Sist. di controllo Analogico - Mouse + Digitale - Tastiera
  Numero tasti 2
  Orientamento Orizzontale
  Scrolling Laterale
  Formato Floppy Disk
  Numero supporti 3
  WHDLoad Sì [link]
  Genere Shooter
  Rarità
  Quotazione 40 - 60 €
  OST No

 

Sembra che il videogioco dovesse inizialmente alternare i quadri a bordo del Walker con altrettanti a struttura platform/shooter. Giunti in prossimità della data di consegna, in DMA si decise tuttavia per l’eliminazione di questi ultimi in ragione di un insoddisfacente livello qualitativo. Walker sarebbe rimasto una esclusività Amiga.