TECMO WORLD CUP ’93
di @Luca Abiusi

Tracciare un asse di simmetria tra Dino Dini’s Kick Off Revival – l’Everest del videogioco del calcio, ma estendiamo il campo: il più significativo simulatore di uno sport che a tutt’oggi attesti esistenza nell’ambito dell’intrattenimento elettronico – e codesto Tecmo World Cup ’93 potrebbe apparire come una forzatura semantica. Ma non quando si discute di meccanica del passaggio, e in parallelo dei tragicomici eventi che avevano portato il videogiocatore medio a esibire tanti uh uh uh banana sgrat due anni or sono, nel momento in cui muniti di sacchetto dei popcorn lo si era osservato dimenarsi e schiumare sul pulsante X della PlayStation 4 e non capire cosa bisognava fare neanche se glie lo disegnavi sul taccuino dove si era appuntati i comandi principali che gli avessero consentito di ultimare The Sims 4: Giardini romantici. Sicché Tecmo World Cup ’93 è argomento da grandi. Perché si gioca alla Dino Dini. Per cui se uno della tua squadra se ne sta nelle vicinanze e tu premi il pulsante, l’omino gli dà la palla. Ma poi non fare che dopo il passaggio ti metti a muovere l’omino che riceve, se no poi l’omino che riceve non riceve: non ci hai capito un cazzo comunque, vero, Homer?

I Nostri emissari-spia riferiscono di avere individuato grafiche striate ultraverdi orizzontali che dicono che hanno inoltrato richiesta di adesione al dipartimento del videogioco del calcio di classe coin-op, pur sebbene il team creativo non avesse da Nostra documentazione cooptate produzioni arcade alcune, e si fosse al più limitato a portare su Game Gear qualche precedente programma del Sega Mark III di cui nessuno sembra volersi ricordare. Ma ci sanno fare. Il microdesign dei calciatori diventa ricco quando tutto intorno a te inizia a muoversi in funzione di continuità con la manovra dell’input bitasto, e si manifesta quest’animazione dell’alter ego resiliente sullo scalo dal frame statico al fotogramma, sino a ricondurre lo spostamento e non necessitare d’intercalazioni particolarmente composite; la proiezione del pallone si vede che è abbastanza irrealistica da ricostruire su console i fasti di Tecmo Cup ’90 e cade ad hoc quando si deve rilanciare dalla difesa – col pupazzo in posizione neutra, se no altrimenti si effettua il tiro normale – verso il settore di attacco, per dare seguito a una rete di scambi veloci e smarcarsi per il calcio risolutivo. Il portiere si comporta bene. Para i tiri che deve parare e si piazza a dovere lateralmente. Il fallo non è previsto. In compenso, in caso di parità si procede con una sessione di calci di rigore.

Videogioco che se trovi un criceto videogiocatore medio da laboratorio con cui interagirvi è meglio, perché ci piace vincere facile, ma che sa detenere una scatola nera di patrimonio strutturale parimenti quando consumato in single player contando l’esistenza di questa modalità campionato del mondo che vede la cpu diventare sempre più cattiva ma con moderazione, onde disinnescare il gameplay hardcore programmato per utenze preadolescenziali di quarantuno anni in scadenza ad aprile, Tecmo World Cup ’93 dimostra compiutezza oltremodo sul lato gestionale se al caso si dovesse introdurre un motivo di sovrascrittura dei nomi di default, chiaramente inventati, o di modificazione del modulo 4-4-2 in un 4-3-3 offensivo, o di sostituzione di un giocatore con un altro potenzialmente più forte, anche se dopo dovesse rivelarsi più scarso, ma però intanto hai fatto la sostituzione, una cosa che non tutti i giuochi del calcio dei primi ’90 consentivano di fare. Il programma c’è. Si rilevano queste sue grafiche orizzontali di autorevole dettaglio verso le due estremità, dove ci sono le porte – un fatto essenziale: taluni soccer del periodo erano anche belli, ma forniti di quadrilateri-cassonetto capaci di scatenare la depressione – che ne fanno lievitare il punteggio, e non è che il Master System mancasse di titoli dedicati. Eppure questo, di grazia, rappresenta l’élite calcistica dell’otto bit.   










  Piattaforma Master System
  Titolo Tecmo World Cup ’93
  Versione Europea
  Anno immissione 1993
  N. Giocatori 1/2
  Produttore Sega
  Sviluppatore Tecmo
  Designers Shōji Yoshihara, Wataru Ninegishi, Shinichi Kawamoto, Moriman, Nagyao
  Compositori Masamitsu Shindoh, Yōko Wada, Keisuke Nishino, Takashi Horiguchi
  Sito Web www.koeitecmo.co.jp
  Sist. di controllo Digitale - Joystick
  Numero tasti 2
  Orientamento Orizzontale
  Scrolling Laterale
  Formato Cartuccia
  Numero supporti 1
  Compatibilità NTSC-J [No] NTSC-U/C [No] PAL []
  Genere Sport / Simulazione
  Rarità
  Quotazione 20 - 30 €
  OST No

 

Il videogioco, ultimato negli studi giapponesi della Tecmo a inizio ’93, ma per necessarie scelte di marketing distribuito unicamente in formato Pal per i territori europei e australiani, otterrà nello stesso anno una riduzione per Game Gear con le nuove titolazioni World Cup Soccer [Europa] e Kick&Rush [Giappone]. Il port risulta generalmente fedele alla controparte Master System per grafiche e gameplay.