Dottrina
della manipolazione dell’ego, questo sì. Compromissione della pressione
aerospaziale in materia di G-Loc ed estrema esasperazione del rateo di contrasto
ma non esattamente rivoluzione, vistoché da protocollo si propelle verso lo
spazio e accade niente di nuovo; si deve assumere il circuito per decidere a
livello sistemico di sacrificarsi alla missione suprema della terminazione
dell’universo e si sapeva. Allah Akbar. Thunder Force III.
Qualcosa che corrompe, che scompone lo scorrimento, manomissione di schermi su
matrici metafisiche, scienze particellari; frammentazione del marmo, avvenimento con meno dell’un per cento di possibilità di successo,
surreale percorrimento che sottrae pixel ai peggiori incubi dell’eroe numero uno
trivellatore di pianeti, Forza del Tuono numero tre s’imbarca adesso nei luoghi dell’ammazzatutto
a contraddire il progresso. Ma ancora in data odierna si dibatteva sul
sottotesto di retroilluminazione videoludica allo status di simbolismo, di iconografia, a
parafrasare Defender e il concetto orizzontale di propulsione, e si
realizzava che anche se il rapporto tra idea e
scienza si risolve nella rottura della continuanza quantistica si dovrà arrivare,
in concorso di causalità, all’adozione di un modello standard dominante.
Thunder Force III è
un’infezione. Il numero uno dello shooter ha deciso di
combatterla con cicli di iniezioni di Vicodin-07 da praticarsi direttamente
nel cranio per potersela ridere, poi, a vedere il paziente normodotato
numero due che dopo i primi ventisette secondi di armageddon si offende
e se ne va; Technosoft arriva a fornire un programma spaziale inneggiante all’isteria
non completamente pertinente il genere umano, ché in
effetti la collisione degli sprite non transige, i nemici attaccano anche da dietro, la
velocità confonde la vista e non vi è il tempo di domandarsi come quel proiettile
è stato in grado di colpire. Apparente attività di sparo classico: barra di
selezione delle armi/punteggio/slot delle vite/opzione di regolazione dell’accelerazione per concedere all’infezione una parziale flessibilità
in azione di spostamento, per
far sì che il rapido interscambio tra i quattro stadi di potenza divenga una
cosa usuale come di normalità, e sarà necessario diciamo anche necessario conservare un armamento
sufficientemente cattivo onde evitare di stare a invischiarsi e perire nell’arrivante tempesta di dolore e
larga disperazione tramite cui il numero uno che è in Noi si
ritrovasse possibilmente a derivare con una pistola ad acqua per cannone
primario di stadiazione, arrivando al paradosso di attraversare un buco nero
e ritornare indietro nel tempo al livello uno.
Qualche cosa sintomo di stratosfera. Ma è un fatto che acquistando
determinate distanze tra
pixel la sofferenza si presti a restituire percentuali di remissione di
successiva definizione, e che l’intero tessuto necrotico stagnatosi a seguito
della centunesima deflagrazione inizi ad assuefare e a dissiparsi in un impianto
di sintomatologie che decorrano a scatenare episodi di trance settica e
di conclamata compromissione dell’orizzonte visuale, situazioni in cui essere o
non essere non
voglia poi significare tantissimo in presenza delle intelligenze robotiche
programmate per eseguire il reset degli errori, e che scherzano il Nostro
inclinare tra pareti di proiettili ottimizzati per uccidere sempre e solo allo stesso
modo. Stupidi robotronic. È richiesto di esercitare opzione di aver fine in
altissima uniforme nella cabina di pilotaggio di un'astronave presa in prestito da un
mai veramente approvato cartone animato giapponese del ’77, a traversamento di file intere di virulenze che muovono un centinaio di elementi
virulenti senza diminuire neppure per gioco la frequenza d’ingresso di codesti
scomponimenti di
treni alieni, poiché vi è un dirompente mondo meccanizzato da preservare attorno a
Thunder Force III e alle sue dimensioni aeree tutte cromate di sezionamenti di
schermi e materiali di profondità 10 hp differenziali stereoscopici molto lisci.
Si
materializza fluenza. Il suono è un’infiammazione leggendaria di musiche
trasformatrici che si
elevano a configurazione di guerra e che ascrivono il tempo pressante a un delirio di acustiche
chipsound techno metal anni ’90 deliranti, in richiamo delle grandi imprese bidimensionali
consumate sui computer della Sharp prima dell’infezione, e sebbene
l’infezione Thunder Force III risulti ormai estinta da cinquecento anni luce è
Nostra facoltà d’imporre a chi non l’avesse contratta uno shoot ’em up
di esplosioni viscerali importanti, di preponderanza tecnica tale da
sovrastare ancora lo stadio basico dell’incubazione e dare inizio a una
catena di contagio di proporzioni fantascientifiche.