DARIUSBURST CHRONICLE SAVIOURS Limited Ed.
di @Luca Abiusi

“Questo mare è pieno di voci e questo cielo è pieno di visioni”...Giovanni Pascoli

Da longitudine ignota guardi il pianeta invertire il suo spostamento verso i raggi di un sole che a osservarne il contrasto si vede che è blu, e si vedono i raggi del sole blu deflettere luminescenze sugli specchi oceanici di una superficie antica, ti costruisci una visione di colonizzatori antichi, pelle a squame, occhi spenti attraccare tot miliardi di anni orsono su questa Terra senza terra, solo scaglie di rocce sommerse su questi luoghi a Noi sconnessi ma da Nettuno concessi a che la stirpe dei Belsar a sguazzi proliferasse, quella che feroce avrebbe mosso armi al pianeta Darius e iniziata una diatriba secolare di eroi dello spazio che portano eroiche gesta alla causa della sopravvivenza dell’umanità, raggi laser che arrivano come se piovesse, cetacei giganti che in formazione di ariete trapassano le barriere di Sagittarius e che vengono poi indietro ricacciati da improvvise sacche di resistenza, episodi leggendari di salvazione estrema e di strenuo coraggio che le Cronache di Darius ambiscono a tramandare, nel duemila e sedici, per non lasciare che il tempo dimentichi le azioni di chi ci rese liberi.             

Dariusburst Chronicle Saviours assume portanza nel mezzo di un’iniziale sequenza di spiegamento radente oceani, la quale cade alla fine in una esplosione di gamma e un cantato trasversale di configurazione Zuntata, un “poison-jazz” asincrono quanto lo scorrere del quadro al distaccamento di cinepresa, presso il combattimento col granchio; si introducono ampi caricatori di luce da utilizzare contro specie di ragni-pesce in via di estinzione correnti a banchi di installazioni geometriche, e si concorre lì in Tokyo Nishi-Shinjuku a disegnare cose che possiedano il movimento perpetuo degli organismi multicellulari galleggianti, un tipo di alga che si trovava in Antartide quando c’erano i dinosauri volanti e gli insetti giganti, e i pesci volanti. Il Burst System che lancia il satellite semi-autonomo di persistenza è argomento che richiede studio. Ne richiedeva invero anche su PlayStation Portable ma sulle nuove console di adesso il meccanismo di scarico direzionale acquista nuovo attrito e tutto occorre espanso nello spazio di Chronicle Saviours sinché arrivano numerosi i pod di allargo del fuoco delle armi e sin dove il punteggio moltiplica in proporzione, e non v’è motivo che questo non accada in ciclo, a meno che non si scelga di volare in pace e cadere di conseguenza. Another Chronicle EX consiste nel port diretto dell’omonimo coin-op ultrawide del 2012 e sapete cosa: la forzatura del nuovo aspetto ridiscute al più marginalmente la significativa virulenza genocida di Chronicle Saviours anche sul display minimo di PS Vita, in quanto interviene questa impagabile manovra capace di ricalcolare le distanze dello shooter orizzontale e di farti ritornare in men che non si dica alla versione Saturn di Darius II, che conteneva ferro.

Chi sei, Zuntata. Sto fatto che devi sempre arrivare a farci arrivare alla deriva, la maschera dell’ossigeno piena di idrogeno il neclueo di una turbolenza, punti infinitesimali invisibili nel cielo ceduti alla forza di un vento mai visto prima violento assoluto si porta appresso quel che dev’essere avanzato del Nostro spirito nero nero ci fai diventare niente l’incisione in vicinanza dello sterno fiotti di un liquido che non è sangue, è un sentiero traslucido, senti il fiume verde rigonfiarsi straripare sul pavimento che non esiste, è trattenuto un rimasuglio di ricordo di qualcosa che non sai spiegarti, ché non sai spiegarti da dove arriva Splendid Form s’intitola così il suono dio mio, Zeus diccelo tu, da dove. Si è istituito il metodo di avanzamento. Il punteggio viene omologato solo quando ti dicono che la missione è conclusa. Le navi si comprano con i crediti del punteggio. Sei obbligato a continuare. Ritornano i bivi. I livelli sono tanti. In EX se ne sbloccano tremila. I mostri si ripetono. Ma i mostri sono diversi. I mostri si trasformano. Da principio intervengono sotto figura di nave spaziale. Dopo tramutano in pesci si deve sottolineare in Dariusburst Chronicle Saviours l’invenzione di un grande momento fantascientifico un sistema di sistemi canalizzatori sotterranei che sembra essere testimonianza di precedenti crimini contro la pescità, cambiamenti di temperatura senti freddo poi caldo, il tramonto delle cento lune stazioni di sopravvivenza terraformazione di Marte, tu attacchi Darius io ti distruggo l’acquario è questo, questo il senso di tutto: lo sparatutto che diventa una missione di prosecuzione del genere con cui si è diventati quel che si è, che non sarà tanto, ma è qualcosa. Chi sei, Zuntata. Da dove l’hai estratta fuori quella voce che all’inizio canta freedooooom...          












  Piattaforma PS Vita
  Titolo Dariusburst Chronicle Saviours - ダライアスバースト クロニクルセイバーズ -
  Versione Giapponese
  Anno immissione 2016
  N. Giocatori 1
  Produttore Kadokawa Games, Ltd., Chara-Ani, Taito Corporation
  Sviluppatore Pyramid
  Designers Jyunichi Kashiwagi, Tsuyoshi Ichimura, Hisatoshi Ikeda, Kazuki Akita [....]
  Compositori Zuntata
  Sito Web www.pyramid-inc.net
  Sist. di controllo Digitale - Joypad
  Numero tasti 4
  Orientamento Orizzontale
  Scrolling Laterale
  Formato PS Vita Card
  Numero supporti 1
  Compatibilità Region free
  Genere Shoot ’em up
  Rarità
  Quotazione 100 - 150 €
  OST Sì [Dariusburst Chronicle Saviours Original Soundtrack , 2016, Zuntata Records]

 

Il coin-op di Dariusburst Another Chronicle, compresa la sua variante “EX” del 2012 ritrovabile in Chronicles Saviours, monta un display ultrawide di aspetto 32:9 studiato per restituire l’estensione orizzontale dei primi due Darius, che al tempo, in sala giochi, facevano uso di tre monitor in 4:3 affiancati. Dal novembre del 2015 Pyramid dispone simultaneamente per i formati PlayStation 4, PC Steam e PS Vita realizzando oltre alla modalità esclusiva in 16:9 l’esatta proporzione di Another Chronicle EX attraverso letterboxing; sebbene la possibilità di interfacciamento di due display in 16:9 si avvisti unicamente sui versanti Windows, entrambe le versioni non portatili, che prevedono altresì il co-op fino a quattro partecipanti, possono dirsi equivalenti in tutto. Da annuncio di Degica, le tre versioni di Chronicles Saviours otterranno presto innesti in DLC consistenti in navicelle e quadri bonus estratti da classici della Taito quali RayForce, Night Striker e Metal Black. La riduzione PS Vita è l’unica a detenere una controparte a supporto fisico. In Giappone, per mezzo dei canali distributivi di Chara-Ani, che figura anche come producer, Chronicles Saviours arriva in Limited Edition voluminosa; nello scrigno si trova il libro illustrato “Darius Odyssey” e un “Original Arrange Album” coi componimenti inediti di Kawaguchi e Michiru Yamane.