ALDYNES: The Mission Code for Rage Crisis
di @Luca Abiusi

SuperGrafx era la naturale evoluzione hardware del PC Engine. Perfettamente retrocompatibile, ma col grave limite di non avere integrato il lettore CD-Rom, la “nuova” console della Nec raccolse modesto riscontro. Il tentativo di restare al passo coi tempi e di produrre un reale 16 bit cagionò a Nec (e sintomaticamente ad Hudson Soft) l’imbarazzo di dover sopperire presto a una richiesta di mercato essenzialmente nulla, col settore già occupato da Mega Drive e Super Nes. Si decise così di realizzare videogiochi che sfruttassero appieno le comunque ragguardevoli risorse del SuperGrafx, in modo da accorciare i tempi di assimilazione dell’utenza eventuale; nel 1991 la caduta della console fu pressoché inevitabile, eppure si vedrà come Aldynes divenga videogioco di culto tra i lustratori di spara e fuggi ancor di più nel miraggio di una console che potevano permettersi in pochi.

Dovuta premessa: Aldynes è lo sfaldamento dell’occhio. E si eviterà di dire sul come o il perché. Si deve piuttosto constatare una situazione di oggetto visivamente profondo quanto almeno la pluriennale joint venture spaziale tra la Hudson Soft e il PC Engine, e si dovrà elogiare questo programma di tecnica fuori dall’umano, e si pensi ad esempio a Sapphire o a Soldier Blade, dai quali si è appreso di come sulla console Nec si facesse a gara a chi meglio spremeva il chipset a sedici bit, con Arcade Card al seguito. Quindi Aldynes viaggia a sessanta fotogrammi, a parallasse multiplo muove questi mostri pachiderma tutti ferro e meccanismi componibili per tracciare un futuro di apocalissi elettriche, di power-up ad aggangiamento e a satellite. Hudson, che di fatto non poteva conoscere per intere le caratteristiche hardware del SuperGrafx, si “limita” alla esagerazione e fa sì che il guardiano più piccolo occupi tre quarti dello schermo. Si ha poi premura di realizzare una colonna sonora che quasi non fa rimpiangere i fasti del lettore CD – ormai divenuto il supporto preferenziale per le restanti software house – con la sua estensione, i suoi cambi di toni, con la sua deritmica allineata alla fantascienza supercromatica degli sfondi. Originalità vicina allo zero ma estrosità prossima, per Aldynes, agli sparatori da coin-op.

Ma se l’estetica si allinea alle usanze dello sparo orizzontale il sistema di gioco riesce quantomeno a risultare interessante. Pertanto la sinuosa navetta possiede un beam fisso a caricamento che forma una barriera protettiva da usare come ariete contro i meccanismi avversari; combinando il supporto di sparo standard – potenziabile su più livelli – con questa nuova forma di attacco si otterranno schemi di gioco votati alla alternanza, anomali nel muovere a discernere tra la necessità di sparare a distanza e la possibilità di annullare interi schieramenti avversari tirando tritto a mo di trattore dello spazio. Previsti i pod alla Thunder Force dell’aumento della velocità, eppure la penetrazione del blastamento sembra non mutare che si sia in assetto dinamico di base o veloci come schegge. La standardizzata A.I. dei robot-mostri concede quei margini di memorizzazione necessari al trial and error arcade, seppure a volte il level design si appresti sin troppo rigido e tenda a penalizzare oltre il dovuto le strategie avventurose. Siamo sul titolo di genere. A parte la variante del beam – che poi variante non è, visto che la si potrebbe accostare al pod frontale di R-Type – Aldynes è più o meno un Gradius privo di barra delle armi, più o meno un Thunder Force III con alti quantitativi di psichedelia, più o meno un Aeroblasters dalle tonalità cadenti al blu opaco. Ciò detto la opera Hudson risulta basilare in quanto, oltreché essere l’unico shoot ’em up laterale ritrovabile sul SuperGrafx, è una notevole dimostrazione pratica circa le qualità potenziali del sistema. Apprezziamo sempre le cronache science fiction che Aldynes muove come niente attraverso gli sprite se non altro per il manifestarsi a schermi di una circonlocuzione di bidimensioni che vuol essere sperimentale quanto anche estrema nel Novantuno, sebbene solo sul SuperGrafx. E solo in Giappone.








  Piattaforma PC Engine SuperGrafx
  Titolo Aldynes: The Mission Code for Rage Crisis - オルディネス -
  Versione Giapponese
  Anno immissione 1991
  N. Giocatori 1
  Produttore Hudson Soft
  Sviluppatore Hudson Soft
  Designers Kyon Kyon, H. Harada, B. Hanawa, J. Kusaka, T. Suzuki, M. Sakai
  Compositore K. Hoshi
  Sito Web www.hudson.co.jp
  Sist. di controllo Digitale - Joycard
  Numero tasti 2
  Orientamento Orizzontale
  Scrolling Laterale/Verticale
  Formato HuCard
  Numero supporti 1
  Compatibilità NTSC-J
  Genere Shoot ’em up
  Rarità
  Quotazione 75 - 80 €
  OST No