MARVEL VS. CAPCOM: Clash of Super Heroes
di @Luca Abiusi

Mentreché intanto i pionieri trafficavano con le Rom dei videogames ’80 per uso di un programma di simulazione di videogames ’80 avveniristico – non potevi credere che Black Tiger e Ghosts’n Goblins potessero coesistere su PC, nel ’98 – ti dovevi anche dimenticare velocemente dei programmi potenti della CP System II, quelli che dovevi avere un Saturn espanso poiché soltanto lui prima del Dreamcast era stato all’altezza di sostenere i picchiatori della Capcom più megagiga quant’era bello Vampire Saviour, te ne ricorderai sicuramente per dindirindina, cappuccetto rosso col bazooka e le foreste così che quando si materializzasse un Marvel vs. Capcom nemmanco uno a sorprendersi vagamente, questo versus estremissimo; arrivano i supereroi della Marvel a combattere i supereroi della Capcom in tag team. E solo questo diceva molto ma vi era dell’altro poiché Capcom incideva sulla determinazione del flusso. C’era invero la continuità (e la continuazione) del disegno dei fumetti nella bustina che ti consente la componente d’insieme, una cosa verso cui essere asserventi finché il videogioco esisterà, e siamo abbatanza seri nel dire questo; immagina se Capcom avesse deciso di non fare i versus: mancheremmo adesso Strider Hiryu contro l’Incredibile Hulk. Il combattimento del secolo. Che di Muhammad Alì contro Foreman ne vuole due. 

Risulta dall’inizio che il meccanismo sarà come quello di Marvel Super Heroes vs. Street Fighter, con il tag team estratto interamente nel suo spettacolo radicale anche se per mezzo della novità del terzo personaggio attivabile in-game, in realtà una fugace apparizione che la cpu opziona tra una pletora di guest star scritturate a partire dalle sceneggiature della Capcom, nonché dai “comics” minori della Marvel Comics sulla linea editoriale di Thor. Ci è parso di vedere Arthur. Ci è sembrato di avvertire la presenza un Nanashi no Chyousenshi (Forgotten Worlds) e forse anche di Juggernaut e Psylocke come per ammansire i cultori del cabinato classico quanto gli irriducibili collettori della carta-inchiostro, sebbene quel che deve interessare a Vossia sono i personaggi utilizzabili direttamente; si deve allora razzolare tra quindici sagome generalmente irsute che di nome fanno Captain Commando e Wolverine, attori che per carisma e curriculum useranno reggere da soli il fardello del picchiaduro per codesta dinamica del non concedere respiro: fasci energetici, valanghe di cani meccanici, piogge di meteoriti, terremoti, uragani, tsunami, vortici d’aria, fuoco e fiamme definiscono lo schermo con quest’azione congestionante che fa detonare il gameplay del due contro due performato con un passante – esiste inoltre una modalità per quattro giocatori – che adempi all’obbligo di premere tutti i pulsanti del joypad in modo forsennato, così da eseguire movenze impossibili senza interruzione di continuità e colore.

La guida universale sulla disciplina del combattimento di Capsule Computers è argomento di pubblico dominio dal 1991. Essendovi allora codesta vastità d’esecuzione a sei tasti marziale, in uno stadio interattivo che prevede tanto avvicendamenti di strategia quanto combinazioni casuali con tutta una serie di Hyper Combo, Variable Attack, Variable Combination e Variable Counter, che in altre parole sono null’altro che le super mosse a corredo del cast, riveste un ruolo essenziale la scelta del joypad. Almeno due numeri in meno sul voto finale qualora si consumasse con il controller ufficiale del Dreamcast, e si consideri per cui l’acquisto di un buon fighting pad come l’Ascii Pad FT. O il joystick verde della Sega. Il versante della conduzione grafica bidimensionale dimostra il design trasformabile della console, che non è a fine ’90 giusto pensata per i videogiochi in 3D; l’estensione del colore e l’animazione potente, lo scorrimento perentorio che traccia fluidamente lo schermo dicono che CP System II è cosa da niente per il Dreamcast, lui che il taglio di fotogrammi non lo considera proprio con la quantità di Ram che restituisce a schermo, ed è come inserire il gettone quando vedi che il GD-Rom non ha bisogno di caricare le cose. Ché il Dreamcast trattiene tutto in memoria. Ci sono questi sprite giganteschi. Vi è il suono stereo non compresso e gli effetti tuonano clamorosi ed è inutile: potremmo passare al setaccio Marvel vs. Capcom per giorni senza trovarvi un limite che non sia al più indirizzabile al ristretto numero di combattenti adottabili in-game. Condizione che vien fuori, tuttavia, solo dopo aver visto i cinquantasei personaggi del sequel










  Piattaforma Dreamcast
  Titolo Marvel vs. Capcom: Clash of Super Heroes [....]
  Versione Giapponese
  Anno immissione 1999
  N. Giocatori 1/4
  Produttore Capcom
  Sviluppatore Capcom
  Designers Atsushi Tomita, Yuji Matsumoto, Masahiro Nakano, Akira Yasuda, Shoei Okano [....]
  Compositori Ryoji Yamamoto, Yūko Takehara, Masato Kouda
  Sito Web www.capcom.co.jp
  Sist. di controllo Digitale - Joystick/Joypad
  Numero tasti 6
  Orientamento Orizzontale
  Scrolling Multidirezionale
  Formato GD-Rom
  Numero supporti 1
  Compatibilità NTSC-J [] NTSC-U/C [No] PAL [No]
  Genere Beat ’em up
  Rarità
  Quotazione 20 €
  OST Sì [Marvel VS. Capcom: Clash of Super Heroes Original Soundtrack, 1998, Suleputer]

 

Sembra che il progetto di conversione preliminare volesse come piattaforma di riferimento il Saturn espanso a 4MB. L’immissione del Dreamcast, nondimeno, convinse Capcom a dirottare il port verso quest’ultimo anche in previsione di una futura release per i mercati nordamericani ed europei. Una versione PlayStation di Marvel vs. Capcom [Marvel vs. Capcom: Clash of Super Heroes EX Edition] viene introdotta nel 2000 con tutti i ridimensionamenti del caso, tag battle in primis, eppure il videogioco riesce alla fine a ridurre al minimo gli accessi da disco e a conservare discreta parte del gameplay originale. Nel corso del 2012 del coin-op viene realizzata una versione giocabile online in formato digital delivery per PlayStation 3 e XBOX 360 come parte della raccolta Marvel vs. Capcom Origins. Dal 2014, tuttavia, a intercorsa scadenza del contratto di esclusività tra Capcom e Marvel Comics, il videogioco risulta non più disponibile allo scaricamento.