MARVEL VS. CAPCOM 2: New Age of Heroes
di @Luca Abiusi

Capcom edizione deluxe esagera e ne mette dentro cinquantasei. Manco la saga di King of Fighters produsse tanto in termini di affollamento, sicché in Marvel vs. Capcom 2 si rasenta il parossismo chiassoso del mercato della frutta in piazza, minestrone che attinge al contesto dell’universo Capcom e non meno alle ciurmaglie della Marvel Comics così che l’oggetto risultante riuscisse a oscurare il precedente episodio, ch’era risultato crasso proprio sul lato del gameplay, benché l’hardware di riferimento sia questa volta di competenza Naomi per consentire la conversione parallela. Si rileva comunque scritture grafiche di raffinazione maggiore tenuti in conto questi sfondi in 3D parallattico e le più sature colorazioni, come anche il gioco online, ch’era comunque ristretto alle utenze giapponesi. Poco male. In fin dei conti, trattandosi di un titolo che riesce a reggersi grazie alla festa delle due fazioni che realizzano gli stili del supercombattimento continuativo, il connubio tra fumetto e videogioco, potevano anche decurtare la modalità in multiplayer locale: lo si sarebbe acquisito comunque, per ottenere il privilegio d’impersonare Ruby Heart.

Recuperando parte della struttura a incontri di The King of Fighters”, il beat ’em up della Capcom scompone le squadre dei superuomini in tre unità ciascuna a comporvi collegate talune tecniche di supporto attivabili esercitando pressione. Le tre personalità usano scambiarsi quando dicolo loro. Il supporto tecnico, al contrario, definisce abilità speciali che si deve necessariamente opzionare a inizio round come per conferire ai combattimenti il rilevante fattore strategico, che poi si appoggia sulle nuove Delayed Hyper Combo, per contrastare l’esecuzione delle già conosciute Hyper Combo attraverso una micidiale sequenza di colpi. Le Variable Combination, invece, permetteranno di decidere se utilizzare due o tre Hyper Combo simultaneamente in accordo col grado di potenza raggiunto dall’Hyper Combo Gauge. La combinazione e il susseguirsi di rinnovati megauomini col mantello, la commistione di super mosse caricate a fuoco e le overdosi di tecnica richieste conferiranno a Marvel vs. Capcom 2 un territorio di combattimento unico e difficilmente ricostruibile oltremodo assumendo l’ostacolo dello sbloccaggio del roster che non si sblocca, quantomeno non così facilmente (al tempo ci si poteva interfacciare con la versione arcade tramite salvataggio). La soluzione più pratica è di cercarsi via internet un apposito “save state” con tutti i personaggi precaricati e trasferirlo su Dreamcast con l’adattatore SD, in modo da essere contenti subito.

Sebbene l’animazione non si guadagni il marchio di fluenza che usava conferire a Street Fighter III la perfetta intercalazione del disegno, la tecnica di Marvel vs. Capcom 2 è da considerarsi di spessore. Il computo di fotogrammi, massiccio, fa muovere il circo velocemente registrando una ulteriore fluidificazione delle figure non inedite. Si devono guardare in azione Strider e Captain Commando. Quindi il character design appare prevedibilmente sontuoso. Ammirevoli le caratterizzazioni, rimarchevoli le new entry (vedi Gill Valentine di Resident Evil). E per il fondale viene scomodato un visus tridimensionale di scorrimento in prospettiva che però non deruba lo stesso dell’attitudine al 2D concettuale; l’apparato visivo dice grazie al dettaglio e ai disegni, al bitmap sinuoso, effetti specialissimi di tecnologie Dreamcast che completano un quadrilatero estetico di extra confusione, distorsione et rotazione, alpha blending e contrasti di colore al margine dello psichedelico. Ancora, le super mosse e le Hyper Combo beneficiano di questa fotografia di lateralismo estremo nel dove lo schermo viene saturato da un folto esercito di meccanismi mercenari, armi gigantesche esplosive talché a unica significativa mancanza si configuri una lieve screpolatura dello sprite, più che altro dovuta alla discrepanza di risoluzione dei personaggi rispetto allo sfondo in 3D (stesso artefatto riscontrabile in Capcom vs. SNK 2). Cose veramente marginali. Il suono trasfonde il carattere di chi sa suonare. Interviene questa colonna sonora di effettistica e strumenti che incide il quadro, completa la consumazione dell’azione solcando il jazz, dispensando l’esperimento del brano su traccia vocale, un fatto nuovo in casa Capcom. Che fece bene a scegliersi Naomi. Che era uguale al Dreamcast. Indubbiamente, si tratta dello stesso programma fatto uscire in sala, quello senza vie di mezzo con un quintale di personaggi e mezzo, almeno due astucci di popcorn salati al burro come al cinema, grande situazione incontrollabile di casino.










  Piattaforma Dreamcast
  Titolo Marvel vs. Capcom 2: New Age of Heroes [....]
  Versione Giapponese
  Anno immissione 2000
  N. Giocatori 1/2 Online (Giappone, non più attivo)
  Produttore Capcom
  Sviluppatore Capcom
  Designers Tatsuya Nakae, Katsuhiro Eguchi, Buruma, Oni Suzuki, Shinichirō Obata [....]
  Compositori Tetsuya Shibata, Mitsuhiko Takano
  Sito Web www.capcom.co.jp
  Sist. di controllo Digitale - Joystick/Joypad
  Numero tasti 4
  Orientamento Orizzontale
  Scrolling Multidirezionale
  Formato GD-Rom
  Numero supporti 1
  Compatibilità NTSC-J [] NTSC-U/C [No] PAL [No]
  Genere Beat ’em up
  Rarità
  Quotazione 30 €
  OST Sì [Marvel VS. Capcom 2 Mix Tape, 2009, Capcom USA]

 

In quanto sviluppato su scheda Naomi, nel Duemila Marvel vs. Capcom 2 risulta essere il primo coin-op Capcom a non fare uso di un hardware proprietario. Il port Dreamcast viene programmato simultaneamente. Nel 2002 Capcom dispone per formati PlayStation 2 e XBOX consegnandovi uguali standard grafici, tantoché i due risulteranno generalmente identici all’originale. Nel corso del 2009, utilizzando il codice della versione Dreamcast, Backbone Entertainment realizza per PlayStation 3 (PSN) e XBOX 360 (Live Arcade) con integrate funzionalità di gioco online. L’adattamento, pur visualizzando in aspetto 16:9, non appare tuttavia ridisegnato in alta definizione. Il versante iOS (2012) resiste un anno appena. Difatti, nel 2013 il videogioco verrà tirato giù da tutti i server, sempre a causa della temporaneità (e non rinnovabilità) dei diritti Marvel. Una tiratura limitata di 200 vinili del remix della colonna sonora di Marvel vs. Capcom 2 viene estinta come premio d’acquisto – per una cifra pari a 500 dollari – presso gli stand Capcom durante il Comic-con del 2009.