JAGUAR XJ220
di @Luca Abiusi

JaguarXJ220.jpg (75454 bytes)Nel periodo in cui Jaguar fu dato in pasto all’Amiga vi era da competere con Lotus 2, che era il mostro sacro del racing arcade per personal computer con le sue grafiche fuori misura, questo suo essere veloce. Si avrà modo di realizzare, alla fine, che il Jaguar XJ220 di Core Design riesca in effetti ad avvicinare il corsista di Magnetic Fields per assonanze sul lato del gameplay e per competenze grafiche, eppure Noi si ritiene ancora che a Lotus 2 debba essere risparmiato l’onere del raffronto diretto, in quanto oggetto non raffrontabile, poiché troppo avanti al restante, ché se male male gli si dà un volante analogico sembra che stai in sala giochi. Però Jaguar fa il suo. Esce nell’estate del Novantadue per suggellare una annata memorabile sul territorio dell’Amiga, dove c’era la Psygnosis all’apice della sua produttività e quando anche Thalamus poteva dire qualcosa di interessante, dopo tanta carriera sul Commmodore 64. Prima ancora che il 1200 venisse immesso sul mercato le software house di mezza europa erano impegnate su almeno tre titoli esclusivi per Amiga 500: Palace annunciava Super Barbarian. Da non credere.

Jaguar XJ220 è strutturato come un tipico racing game a più livelli, di influenza pesantemente arcade. Si dovrà partecipare al campionato mondiale, quindi scalare la classifica al fine di acquisire punti e danaro, altresì amministrando le vincite per poi essere in grado di sostenere le spese dei pezzi di ricambio. Difatti le collisioni cagionano presto il danno sui componenti, e se non si provvede a riparare per tempo questi influiranno a livello prestazionale, e quindi sulla classifica. La posizione utile all’ottenimento del premio in danaro è la decima, sebbene sia consigliabile affermarsi entro i cinque, onde evitarsi l’imbarazzo del dover mendicare crediti proprio quando s’abbisogni di un nuovo treno di gomme. Gran velocità. Intrattenimento che si accentua laddove siano rilevabili più di quattro macchine simultaneamente a video, a far gara aperta con lo slalom continuo e i tamponamenti, il taglio della strada, il testa a testa sulla curva a gomito o a ridosso del dosso, il saliscendi che rende lo spettacolo della corsa sportiva. Va detto che per quanto l’aggiornamento video può affermarsi elevato, è riscontrabile sconveniente la disfunzione in atto di curvatura, visto che la macchina sembra completamente ignorare la variabile della forza centrifuga in fase di sterzata, dacché accelera irrealisticamente verso l’interno anche coi tornanti più estremi. Sensazione che limita la virilità corsistica delle gare, sebbene in modo non così radicale da sminuire il senso di appagamento dopo un sorpasso effettuato a 250 km all’ora.

Tra le opzioni si avvista un tutorial che rende fattibile personalizzarsi track design e scenari. In accordo a ciò, gli oggetti di bordo-pista saranno posizionabili liberamente. Presenti anche l’immancabile modalità per due giocatori simultanei tramite split-screen (peccato non sia previsto il collegamento tramite cavo link di due Amiga, cosa che avveniva in Lotus 2) e una utilissima funzione di switch del metodo di accelerazione (a pulsante premuto a mezzo stick in su). Ciò detto, è opportuno dar lustro alla realizzazione tecnica. Il disegno delle geografie è assai notevole. Sussiste elevato il grado di dettaglio perimetrale, per le strutture di bordo pista, e gli schermi fluiscono a rapidità sostenuta grazie a questo scorrimento in bitmap che non concede l’indecisione del rallentamento manco in modalità a due giocatori. Il design delle autovetture avversarie è soddisfacente, anche se poi è la Jaguar a dispensare la migliore verosimiglianza automodellista. La medesima eccellenza la si ritrova nel comparto sonoro: musica ed effetti sono il meglio. Si sta parlando di una colonna sonora sontuosa che realizza un commento strumentale altamente campionato e che attinge ai generi più disparati. Va fatta menzione del brano della intro, avente il basso sintetizzato a pompa, e dello stereo di selezione del background in pre-gara, grazie a cui accedere a una moltitudine di tracce techno, pop, heavy metal (indimenticabile il devastante Blood Thirsty). Non meno riuscito il compartimento degli effetti, talché il rombo del motore diventi plausibile e il suono del freno riferibile. Il rumore del tamponamento tra carrozzerie è un po’ messo così, ma ci può starvi. Jaguar XJ220 non è Lotus 2, di nuovo. Ma però è pur sempre esemplare di classe all’interno del genere corsista arcade, e andrebbe acquisito senza troppe riserve.










  Piattaforma Amiga ECS / OCS
  Titolo Jaguar XJ220
  Versione Europea
  Anno immissione 1992
  N. Giocatori 1/2
  Produttore Core Design Limited
  Sviluppatore Core Design Limited
  Designers Mark Avory, Jacy Gee, Mark Price, Jeremy Heath-Smith
  Compositore Martin Iveson
  Sito Web www.rebellion.co.uk
  Sist. di controllo Analogico - Mouse / Digitale - Joystick
  Numero tasti 1
  Orientamento Orizzontale
  Scrolling Sprite scaling
  Formato Floppy Disk
  Numero supporti 2
  WHDLoad Sì [link]
  Genere Racing
  Rarità
  Quotazione 25 - 30 €
  OST No

 

Sul Mega-CD si ravvisa uno scaling di violenza. Sul chilometraggio il gioco sembra OutRun. Inoltre la macchina, qui ancora più avvicinabile al modello reale, attraversa scenari di dettagli extra e sprite grossi. Infine si rileva una superiore quantità di colore. Ma è anche probabile che la distanza verticale avvistabile su Amiga venga lievemente sacrificata.