STUNT CAR RACER
di @Andrea Chirichelli

Signori giù il cappello, genuflessione immediata, perché qui siamo in odore di leggenda. Nome: Geoff Crammond, anno: 1989, etichetta: MicroSytle, nome del gioco: Stunt Car Racer. Avanti anni luce rispetto al 99.99% dei suoi colleghi programmatori, il genio di Crammond esploderà qualche anno dopo questo gioco, con la migliore simulazione di Formula 1 che sia mai stata concepita e realizzata. Stunt Car Racer è l’embrione, la scintilla da cui parte tutto e, per inciso, è ancora oggi un titolo divertente e “fisico”, nonostante abbia quasi vent’anni sul groppone. Stunt Car Racer offre per la prima volta la possibilità di giocare in un ambiente completamente poligonale. L’inquadratura in prima persona, e la notevole velocità del gioco, ci permettono davvero di essere lì, a bordo di uno dei numerosi e bizzarri veicoli proposti a guidare in maniera spericolata lungo percorsi sospesi nel vuoto, che ricordano più un tracciato di rollercoaster che una pista automobilistica. Crammond spreme Amiga come un limone, ricevendone in cambio un dolce nettare, condimento gustoso per una esperienza ludica senza eguali.

La sensazione di pesantezza del veicolo e la “fisicità” del suo impatto con la pista dopo un salto sono oggettivamente indescrivibili. Grazie ad un comparto grafico e sonoro da urlo, Crammond propone un’esperienza che va al di là del mero gioco di guida. Stunt Car Racer è anche e soprattutto un capolavoro di track design. Le piste, una più bella e bastarda dell’altra, offrono una difficoltà crescente ma il gioco non è mai frustrante, anzi è un continuo incentivo a migliorare le proprie prestazioni. Lamiere contorte, motori fusi, ruote esplose, macchine ridotte in rottami, lente carrucole che, cigolando come porte di un film dell’orrore, rimettono in pista la carcassa della nostra vettura per fare ancora un giro ed inseguire, prima che l’auto faccia la fine della Bluesmobile alla fine dell’inseguimento nel famoso film di John Landis, il nostro avversario che diventa sempre più piccolo all’orizzonte… La gloria, quella vera, per Crammond arriverà dopo un paio d’anni, grazie ai suoi titoli relativi al mondo della Formula Uno ma, nella storia del videogioco, Stunt Car Racer ha, probabilmente, anche maggiore importanza, visto che tutti, ma proprio tutti i titoli di questo affollatissimo genere, devono qualcosa a questo gioco.

Ludicamente parlando, seppure poco immediato in apparenza, il racing di Crammond offre una esperienza altamente adrenalinica, longeva e gratificante. Per riuscire ad affrontare i trampolini, i saliscendi, le curve a gomito e ad esse, i megadossi e le strettoie si dovrà fare un po’ di pratica, ma una volta assimilate le meccaniche di guida sfrecceremo in uno spettacolo di altissima velocità riuscendo anche a primeggiare. Esteticamente magnifico, pregno di una tridimensionalità flat shaded dettagliata e calcolata in tempo reale, il titolo si esprime su buonissimi livelli anche nel comparto sonoro, i cui effetti digitalizzati rendono giustizia al processore dedicato del 16 bit grazie a una apprezzabile nitidezza acustica. Notevolissimo nella sua versione per Commodore 64, un vero miracolo di programmazione date le limitate capacità della piattaforma, su Amiga Stunt Car Racer diventa una delle ragioni migliori per definirsi videogiocatori: seminale, leggendario, eccezionale. Scegliete voi l’aggettivo che meglio può descriverlo ma giocatelo almeno una volta nella vita. Il fatto che non ne sia mai stato fatto un seguito o un remake è cosa buona e giusta, perché le leggende sono tali proprio perché non replicabili e Stunt Car Racer fa decisamente parte di questo ristrettissimo elenco di giochi tali da fregiarsi di un tale appellativo.










 

  Piattaforma Amiga OCS
  Titolo Stunt Car Racer - NORD AMERICA: Stunt Track Racer
  Versione Europea
  Anno immissione 1989
  N. Giocatori 1/2 [Link-up]
  Produttore Microprose
  Sviluppatore Microprose
  Designers Geoff Crammond, John Cumming
  Compositore ...?
  Sito Web www.microprose.com
  Sist. di controllo Digitale - Joystick
  Numero tasti 1
  Orientamento Orizzontale
  Scrolling 3D scaling
  Formato Floppy Disk
  Numero supporti 1
  WHDLoad Sì [link]
  Genere Racing
  Rarità
  Quotazione 30 - 35 €
  OST No

 

Crammond realizza nativamente su ST. L’identicità del trasferimento Amiga verso il programma Atari sarà attestabile con l’opzione di collegamento seriale tra le due macchine – un fatto clamoroso per i tempi – lì dove in effetti vi si avvista il medesimo frame rate come pure la stessa risoluzione e l’ugual numero di colori. Le versioni Spectrum ed Amstrad CPC vengono commissionate a Pete Cooke – di recente tornato alla programmazione con Everything Must Go – per garantire il mantenimento di qualità, e difatti il videogioco riesce a conservare fluenza su ambidue i sistemi. Del port Commodore 64, eccelso, si occupa lo stesso Crammond. Su MS-Dos Stunt Car Racer è ottimizzato al punto da risultar fluido anche su macchine a 4 MHz. A inizio 2000, e tramite reverse engineering, personalità della scena demo come AmyGer e Galahad realizzano rispettivamente Stunt Car Racer - TNT e Stunt Car Racer - Turbo dove il primo dice circuiti inediti, il secondo velocità ottimizzata per il chipset AGA. Nel 2003 viene annunciato Stunt Car Racer Pro, un progetto di sequel che andrà poi disperso. Piuttosto, un team di programmazione indipendente (Dan V) ha reso disponibile in forma gratuita e per Windows PC Stunt Car Racer Win32, una conversione postuma (ma ancora parziale) da codice Amiga.