TEENAGE MUTANT NINJA TURTLES
di @
Valentino Conti

sidekicks2cover2.jpg (22143 bytes)Donatello è sempre stato il mio preferito: bandana viola, carattere razionale e specializzato nell’uso del bo (bastone rende poco l’idea). Poi c’erano Leonardo (il capo) armato di doppia katana, Raffaello con i sai, Michelangelo coi nunchaku ed il mitico Maestro Splinter. Le tartarughe ninja erano il frutto di una mutazione di 4 tartarughine d’acqua mentre il maestro Splinter era un umano trasformato in ratto. Tutto si può dire della serie di Peter Laird & Kevin Eastman fuorché che fosse banale. In un fumetto di chiara matrice americana si possono estrapolare elementi della cultura giapponese (l’esilio del sensei Splinter è fondamentalmente una questione di onore) e proiezioni fantascientifiche sulla mutazione, formando una serie intrigante e piena d’azione. Non a caso il cartone animato (grazie di esistere, Italia 7) fu un grande successo. E pensare che il fumetto era ancora più bello: solamente era stato riadattato affinché potesse essere proposto, sotto forma di cartoon, ad un pubblico più giovane. Il periodo delle tartarughe ninja corrispondeva grossomodo, ludicamente parlando, all’esplosione nelle sale giochi del genere inaugurato da Double Dragon e benedetto da Final Fight.

Non stupisce quindi che la licenza delle quattro tartarughe mutanti ninja fosse stata sfruttata da Konami con un bel picchiaduro a scorrimento. E si tratta probabilmente di uno dei picchiaduro più sottovalutati delle storia forse per la sua eccessiva semplicità o forse perché le tartarughe Ninja passarono presto di moda, salvo poi tornare recentemente con un bel refresh decisamente intruzzito. In realtà T.M.N.T. era (e rimane tuttora) un gioco con tutti i crismi, a partire dalla magnificenza del cabinato dedicato, davvero enorme e con tante postazioni per permettere di giocare con tutte e quattro le tartarughe contemporaneamente, che lasciava davvero basiti. La storia è facilmente intuibile: Shredder rapisce inizialmente April, la giornalista amica delle tartarughe, poi si porta via il maestro Splinter: infine, non contento, cerca di conquistare il mondo. Nei panni di una delle tartarughe ninja massacreremo, uno dopo l’altro, gli adepti del foot clan, soldati robotici differenti per colore e per tipo di armi utilizzate. Non mancheranno i personaggi caratteristici della serie animata quali Bebop, Rockstaedy, l’uomo mosca Baxter fino ad incontrare Krang ed il fedifrago Shredder. I comandi non sono molti, anzi il gioco si dispiega in soli due tasti: uno per le randellate e l’altro per il salto. Con la pressione simultanea di entrambi si performa una “spazzata” più potente delle altre ma dalla velocità di esecuzione rallentata.

Teenage Mutant Ninja Turtles si presenta quindi come un picchiaduro vecchio stile ancorato al classico gameplay “ammazza orde di nemici che ti assalgono contemporaneamente” senza particolari innovazioni di sorta. L’approccio agli avversari ricorda un po’ il paradigma creato da Golden Axe, in cui la cosa migliore da fare era cercare di isolarsi ed affrontarli uno per volta. Tuttavia sia la supermossa che la possibilità di attaccare tramite salto suggeriscono soluzione alternative agli scontri. Ed è nella scoperta dei pattern d’attacco che esce fuori il potenziale di questo gioco. Se infatti smanacciando a casaccio si è portati a credere che si tratti del classico “picchiaduro mangiasoldi truccato” che costringe il giocatore a inserire n gettoni (con n tendente all’infinito), prestando maggiore attenzione ci si accorgerà che in T.M.N.T. ogni avversario e ogni boss, a prima vista inattaccabile, ha il suo ben definito pattern d’attacco: e qui scatta la sfida nel terminare il gioco consumando il minor numero di crediti possibili. A tutto ciò fa da coreografia una grafica coloratissima e dalle animazioni impeccabili che, assieme alle musiche, contribuiscono a ricreare a pennello l’atmosfera del cartoon (ovviamente ci riferiamo alla serie originale e non a quella nuova). L’unica pecca riscontrabile è nella poca varietà dell’azione: nonostante infatti la distruttibilità di molte parti dei livelli (possiamo scassare pali, idranti, cartelli stradali e lanciarli contro i nostri avversari) manca quella folta schiera di power up che rende titoli come The Punisher o Cadillac & Dinosaurs una spanna sopra tutti. Ciò non toglie che T.M.N.T. sia meritevole di più di una sessione di gioco sul MAME, ancor meglio se in buona compagnia. Un piccolo consiglio: evitate le recenti produzioni per PS2, GC e XBOX dei Ninja Turtles, adattamenti poligonali della recente serie animata. Potreste rimanerne fortemente delusi.









 

  Piattaforma Coin-op
  Titolo Teenage Mutant Ninja Turtles - [....]
  Versione Giapponese
  Anno immissione 1989
  N. Giocatori 1/4
  Produttore Konami
  Sviluppatore Konami
  Designers H. Ohyama, K. Takabayashi, G. Suzuki, K. Hattori, Y. Asano, K. Yamashita
  Compositori Mutsuhiko Izumi, Miki Chang
  Sito Web www.konami.co.jp 
  Sist. di controllo Digitale - Joystick
  Numero tasti 2
  Orientamento Orizzontale - Yoko Mode
  Scrolling Laterale
  Risoluzione 320 x 224
  Formato PCB - Konami T.M.N.T. Based
  Emulazione Completa [testato su MAME]
  Genere Beat ’em up
  Rarità
  Quotazione 150 - 200 €
  OST No

  Il videogioco viene convertito per svariati sistemi. Esteticamente interessanti risultano i port Amiga e Atari ST, che comunque sovvengono carenti sulla velocità dell’animazione, e quindi sul gameplay. La versione PC MS-Dos soffre della medesima lentezza. Più riuscite le traduzioni per gli otto bit, in particolar modo quelle per Commodore 64 e Nes, che evidenziano una superiore rispondenza coi tempi del coin-op. Amstrad è gradevole, ma più lento dei precedenti. Spectrum possiede disegni notevoli, ma possibilmente un inferiore numero di sprite a video. Nel 2003 un quasi arcade perfect di T.M.N.T. (il port non possiede le musiche originali del coin-op) fa comparsa come gioco bonus nel DVD di Teenage Mutant Ninja Turtles II: Battle Nexus (Gamecube, XBOX e PlayStation 2). Nel 2007 il gioco è pubblicato in digital delivery sul Live Arcade di XBOX 360 via Ubisoft, su programmazione Digital Eclipse.