SUPER SIDEKICKS 3: The Next Glory di @Valentino
Conti
SNK sapeva che il
pallone in Italia è una religione, per cui ha pensato bene, lanno
dopo i mondiali di USA 94, di rilasciare Super Sidekicks
3 oltre che nelle classiche lingue nipponica ed inglese anche in
italiano. Inutile dire che, dieci anni fa, avvicinarsi ad un cabinato che ti parlava
scandendoti in Italiano frasi come calcio dinizio”, “fallo
laterale” oppure “gol era unesperienza decisamente atipica. Il
titolo poi, anchesso decantato in Italiano, era La Prossima
Gloria”, evidentemente d’impatto per un gioco di calcio che
per struttura non si discosta affatto dal
predecessore,
e che anzi può essere in linea di massima considerato a questi identico. Si sceglie
una squadra (i cui valori di forza rispecchiano landamento dei mondiali americani) e
si compete per la vittoria con l’opportunità di scegliere fra diverse competizioni
regionali dai livelli di difficoltà variabili come Coppa dAfrica, Europea o
Americana, fino ai Mondiali veri e propri. Il fatto inedito avviene con la
facoltà di partecipare a tutte le competizioni con qualsiasi squadra, ragion per
cui, ad esempio, sia possibile disputare l’Europeo col Brasile.
Anche le caratteristiche peculiari che hanno reso
celebre il
secondo episodio sono rimaste le stesse, vedi la possibilità di scegliere la
strategia nel pre-partita, vedi il fattore “Chance”, che attraverso cambi di
inquadrature repentine dona alla partita il tocco di variabilità, vedi la
violenza generale dei placcaggi, di prese degne di Haggar, i calci nei reni
e le ginocchiate nelle
parti basse. Bene: ma allora cosa aggiunge Super Sidekicks 3 al genere dei giochi di
calcio arcade? Innanzitutto laspetto grafico è qualcosa di mai visto,
e sa elevare
allo stato di perfezione la magniloquenza grafica del precedente. Oltre alla
pavimentazione prospettica che rende leffetto della profondità al campo in due
dimensioni, è stato aggiunto un impressionante effetto di scaling sia durante il gioco
sia quando, palla al piede, ci si allontana verso la fascia apposta a
mostrare tanto
il campo quanto gli spalti gremiti di sprite totalmente animati: ammirevole.
Oltre a questo, il numero di frames – già ottimo nel prequel – degli uomini in campo è
considerevolmente aumentato, e inoltre sembrano essere utilizzati più colori rispetto a prima. I
giocatori stessi sono stati, se non ridisegnati, quantomeno ritoccati e smussati di quella
spigolosità che li caratterizzava nel ’94. Acusticamente si è sui livelli del
prequel, con ottimi cori di sottofondo ed effetto mortaretto atto a sottolineare la potenza
dei tiri.
Ma non è sul comparto grafico, almeno non solo, che si forgia un capolavoro. Ebbene il
metodo di controllo, vero tallone dAchille di SS 2, è stato pur senza alcuna
innovazione perfezionato rendendo possibile fare praticamente di tutto. Se prima tentavamo
invano, tramite la pressione del tasto C, di cambiare giocatore imprecando mentre a porta
avversaria sguarnita il nostro attaccante passeggiava allegramente in area, ora il
controllo risponde a dovere selezionando immediatamente luomo di cui abbiamo
bisogno. Inoltre è stato eliminato il bug che permetteva di segnare agilmente facendo
passare la palla sotto le gambe del portiere. Il che è solo un bene perché il gol, a
differenza della stragrande maggioranza dei giochi calcistici da sala, si può raggiungere
in diversi modi, dallabbattimento del portiere previa fucilata, al tiro al volo su
ribattuta fino al gol su rovesciata o colpo di testa. Senza dimenticare il piacere di
segnare, dopo un po di pratica, utilizzando la Chance dove la visuale
da laterale passa a posteriore e vedremo la porta come se ce lavessimo davanti. In
più il livello di difficoltà è stato ampiamente ritoccato permettendo sì di segnare,
ma solo con la dovuta violenza, che andrà rilasciata tanto verso il portiere quanto
in direzione dei difensori.
Consideriamo inoltre che il metodo di controllo è quanto di più completo visto in un arcade
game; esso fornisce oltre al canonico passaggio raso terra e al cross
un tasto per allungare il pallone che se bene utilizzato permette dribbling a prima occhiata
impensabili. In virtù della sua azione immediata, violenta e furiosa, e per
via di una caratterizzazione grafica a dir poco eccelsa, Super Sidekicks 3: The Next Glory è per il sottoscritto, e di fianco al
primo episodio, il miglior gioco di calcio che si sia visto in sala lo scorso
millennio. Nondimeno, il videogioco riesce comunque a essere un
ottimo titolo di genere. Sarebbero in seguito stati prodotti, sempre da SNK,
un suo clone (Neo Geo Cup ’98) nonché un seguito apocrifo portante titolo
The Ultimate 11.
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