HYBRIS
di @Andrea Chirichelli

hybris.jpg (392508 bytes)Discovery Software: ovvero coloro che avrebbero potuto. Strana casa la Discovery: in potenza avrebbero potuto maramaldeggiare con Cinemaware e Psygnosis nella lotta per lo scettro di miglior software house per Amiga . De facto invece sparirono dopo tre giochi. Ma che giochi ragazzi. Una conversione arcade perfect (Arkanoid), uno slash ’em up spezza mascella di tarantiniana violenza (Sword of Sodan) e poi lui. LO spara spara Hybris (che in greco significa vendetta) che si dichiarava spudorato clone di Terra Cresta. Shoot ’em up essenziale, scorrimento verticale, tre scenari ricchi di sprite grandi come case ed effetti grafico-sonori spettacolari. Mano a mano che si eliminano i nemici ed elementi del fondale vengono rilasciate capsule lucenti che permettono alla nostra astronave di diventare più grande e più resistente. Sempre di più. Ottenute tutte le capsule la dimensione della navicella occupa di fatto un quarto dello schermo.

Il vero protagonista del gioco è proprio l’astronave: fredda, metallica e soprattutto senz’ombra. Solo la recente navella bianco-nera del sommo Ikaruga potrebbe tenergli testa per fascino e capacità ammaliante. Il motore grafico di Hybris non prevedeva infatti la presenza di ombre ma presentava uno stile volutamente esagerato e kitsch. Esplosioni multiple, look plasticoso. L’edonismo fatto spara e fuggi. Un vero parto degli anni Ottanta. I colori potevano rifarsi alla definizione morettiana “rosso rosso, azzurro azzurro, nero nero….troppo accesi..troppo accesi”. Paradigmatico esemplare della categoria “ancora una partita e poi smetto” Hybris non passò inosservato nel panorama degli spara e fuggi a scorrimento verticale. Certo, nella categoria ci furono giochi più vari e sostanzialmente migliori come SideWinder e Battle Squadron che sebbene più ruvidi e meno patinati permettevano una maggiore modularità nell’approccio al gioco ed una longevità ben maggiore, garantita da un numero esponenziale di mondi da esplorare e distruggere. Hybris si poneva invece come escort-game. Quello che agognavi per una vita e che poteva lasciarti con l’amaro in bocca una volta provato, ma sicuramente in grado di esercitare un fascino speciale, fuori del comune.

Allo stato di allucinazione in-game contribuivano pesantemente anche le musiche: un concentrato di techno/lounge che oggi sarebbe ai primi posti delle classifiche underground tipo Suburbia. Altro che Buddha-Bar. Hybris esercitava un forte potere coercitivo nei confronti del giocatore. Il problema era trovarlo. Anche i più onesti, integerrimi, ben intenzionati avversori della pirateria, causa contemporanea dello sviluppo e della morte dell’Amiga e di molte case che producevano software per il computer di casa Commodore, ebbero molte difficoltà a reperire una copia originale del gioco. Di fatto nonostante i pellegrinaggi di diversi negozi di diverse città, chi vi scrive ignora tutt’ora la forma e l’immagine della confezione originale del gioco. Il pronipote di Hybris? Non c’è. Ikaruga forse, ma solo per la magnificenza grafico-sonora. Non certo per la complessità: Hybris, pur nelle sue esagerazioni stilistiche, nel suo scrolling pressoché impeccabile, nel potere distruttivo del display e nei suoi cromatismi assoluti era molto semplice. Immediato, dal carattere tradizional-popolare. Nessuna chain, nessuna strategia particolare per fare fuori i boss finali di turno, per altro davvero impressionanti nella loro pachidermica rappresentazione. Sotto un certo punto di vista un gioco, oddio, anonimo. Ma dotato di un grande carattere. O era solo chiacchiere e distintivo? Ai posteri l’ardua sentenza. Strana casa la Discovery. Chissà che fine hanno fatto.







  Piattaforma Amiga OCS
  Titolo Hybris
  Versione Americana
  Anno immissione 1988
  N. Giocatori 1
  Produttore Discovery Software
  Sviluppatore Cope-com
  Designers Martin Pedersen, Torben Bakager Larsen
  Compositore Paul van der Valk
  Sito Web cope-com.com
  Sist. di controllo Digitale - Joystick
  Numero tasti 1
  Orientamento Orizzontale
  Scrolling Verticale
  Formato Floppy Disk
  Numero supporti 1
  WHDLoad Sì [link]
  Genere Shoot ’em up
  Rarità
  Quotazione 100 - 120 €
  OST No

 

Adesso collocabile tra i pezzi più rari della libreria software Amiga, Hybris fu il primo videogioco (dei due complessivi) di Cope-com. La software house sopravvive tuttora. Per il 2014 ha annunciato un revival di Hybris in edizione iOS e Android. Intanto, e per i medesimi formati, la stessa ha già reso disponibile Battle Squadron One.