LORDS OF THE RISING SUN
di @Andrea Chirichelli

LordsOfTheRisingSun.jpg (116210 bytes)La caratteristica più incredibile che aveva la Cinemaware ai tempi dell’Amiga era il saper passare da un genere all’altro, riuscendo sempre a coniugare la necessaria spettacolarità grafica con una struttura che permettesse ai giocatori di entrare subito nel vivo dell’azione. Lords of the Rising Sun era sulla carta uno strategico puro (e già questo sarebbe bastato a renderlo appetibile) ma la software house ebbe la grande idea di contaminarlo con una ricca serie di sequenze arcade-oriented che rese il gioco un perfetto ibrido apprezzabile da una più larga fetta di giocatori. Come in ogni produzione Cinemaware il lavoro fatto a monte in termini bibliografici e cinematografici era immenso. I riferimenti a Kurosawa, ai classici film sui samurai e sui ronin, tutto era minuziosamente riprodotto in un gioco di grande fascino e atmosfera. Il Giappone feudale con le mille lotte intestine, i tradimenti ed i sanguinosi scontri tra eserciti di fazioni reali era terreno fertile per una esperienza ludica giammai provata fino ad allora.

Già la scelta lasciata al giocatore in fase iniziale tra i due protagonisti Yoritomo e Yoshitsune permetteva un approccio particolare alla partita che poteva seguire diversi binari. La diplomazia, la tattica, non solo in battaglia, ma anche durante la fase di pianificazione, il tentativo di sovvertire l’ordine avverso della storia con mezzi sporchi come l’invio di ninja assassini, erano i cardini di un gioco non banale e ricco di pathos. Il giocatore poteva scegliere se concentrarsi sulla strategia o se mixare l’azione con sequenze arcade che lo mettevano direttamente al comando delle proprie truppe. Sulla scorta del primo best seller Cinemaware, Defender of the Crown, l’assedio al castello nemico (e parimenti la difesa del proprio quando si era assediati) era uno dei punti di forza dell’esperienza di gioco e l’inquadratura in soggettiva dell’arco col quale si poteva difendere la propria fortezza anticipava le future esperienza di FPS che tanto successo avrebbero avuto sui pc dall’inizio degli anni ’90 fino ai giorni nostri. Alcune scelte strategiche dei programmatori si rilevarono inaspettatamente felici: se, per esempio, si lanciava un attacco vigliacco al nemico per mezzo di ninja e questo falliva terminava anche la partita dato il seppuku perpetrato dal personaggio comandato dal giocatore… e se non è realistico questo…

Lords of the Rising Sun è una pietra miliare del genere strategico ed una perfetta simbiosi tra aspetto cinematografico e prettamente ludico che pone il titolo tra i migliori di sempre nella luccicante softeca Amiga. Ma la fortuna e la fama di Lords of the Rising Sun non rimasero confinate al mondo occidentale: ne esistono infatti versioni per sistemi esterni, leggermente modificate come nel caso del port PC Engine (realizzato da NEC), il quale dispone di qualche nuova sequenza, nonché di suoni realizzati per l’occasione. Cinemaware sta attualmente valutando se portare il titolo ai fasti dei 128 bit, così come ha fatto per Defender of the Crown, e diciamo che la cosa sarebbe gradita a molti. Non ci resta allora che attendere fiduciosi, magari ammazzando il tempo con alcuni “cloni” già disponibili per PS2 (nel caso non si disponesse di un Amiga). Il concetto di base di Lords of the Rising Sun è stato infatti ripreso ed ampliato da numerosi titoli negli ultimi anni (si pensi alla saga di Romance of the Three Kingdoms edita da Koei e ambientata nella Cina pre-imperiale, campione d’incassi ad ogni nuova uscita su qualsiasi piattaforma, che non fa che ricalcare le impronte poste da un gruppo di visionari programmatori americani quindici anni orsono) ed il titolo persiste ancora oggi godibile, realizzando un livello di profondità e longevità non comuni.









  Piattaforma Amiga OCS
  Titolo Lords of the Rising Sun
  Versione Italiana
  Anno immissione 1989
  N. Giocatori 1
  Produttore Mirrorsoft / Cinemaware
  Sviluppatore Cinemaware
  Designers David Todd, Gregg Tavares, Doug Barnett, Jeff Godfrey
  Compositori Bob Lindstrom
  Sito Web www.cinemaware.com
  Sist. di controllo Analogico - Mouse
  Numero tasti 1
  Orientamento Orizzontale
  Scrolling Assente
  Formato Floppy Disk
  Numero supporti 2
  WHDLoad Sì [link]
  Genere Cinematic war game
  Rarità
  Quotazione 40 - 60 €
  OST No

 

I port esterni arrivano tutti nel ’92. È Victor Entertainment a realizzare per X68000, dove il gioco risulta indistinguibile dalla controparte Amiga pur con l’idioma giapponese. Ma lì non si poteva far molto. Su PC Engine CD il titolo viene anche localizzato da NEC per le Americhe, col suono assai notevole ma con visuali semplificate. Le inedite sequenze in full motion video del fronte CD-i tendono a scalfire l’opera originale, e anche se il gioco risulta essere lo stesso non si può fare a meno di ricusarne in blocco la grossolana digitalizzazione degli sprite. Nel 2002 Cinemaware Inc. dà per imminente l’uscita di Lords of the Rising Sun: Digitally Remastered Edition per Mac e Windows PC. Tuttavia il “remake” non uscirà mai.